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Chiesa di San Sisto

La Basilica di San Sisto è uno dei monumenti più celebri della citta di Piacenza. La chiesa rinascimentale edificata tra il 1499 ed il 1511 su progetto dell'architetto Alessio Tramello, ha origini molto antiche risalenti all'imperatrice Angilberga (moglie di Lodovico il Pio), che la fondò nell' 874. Angilberga fece costruire anche un annesso convento di benedettine, del quale divenne badessa nell' 882. L'imperatrice donò alla chiesa un importante patrimonio territoriale e per questo motivo fu disputa di diversi ordini monastici, fino al 1425 quando si stabilirono i monaci benedettini dell’ordine Cassinese. Tra il 1499 ed il 1511 costruirono l'attuale edificio, mentre la facciata è ascrivibile sul finire del 1500. La basilica di San Sisto è un pregevole esempio di architettura del Rinascimento, con tre navate ricche di pregevoli dipinti. Tra essi meritevoli sono quelli del Procaccini, Pittoni, Palma il Giovane, del Campi. L’interno è decorato da motivi vegetali e figure allegoriche opera di Bernardo Zacchetti. Nel transetto è collocaai l’urna di Santa Barbara, ava di Angilberga, e il monumento a Margherita d’Austria, alla quale si deve la costruzione di palazzo Farnese. Sul fondo sopra l'altare maggiore in una grande cornice barocca è posta la copia del capolavoro di Raffaello "La Madonna Sistina", eseguita nel 1754 da Pier Antonio Avanzini. La originale tela di Raffaello eseguita per la chiesa piacentina, venne venduto dai benedettini nel 1754 ad Augusto III re di Polonia ed elettore di Sassonia, ed oggi è l'opera più importante della galleria Staatliche Gemäldegalerie di Dresda dove è conservata. Pregevolissimo il coro di legno intarsiato datato 1514 eseguito da Pietro da Colorno e Bartolomeo da Busseto.

San Sisto Piacenza
San Sisto Piacenza
San Sisto Piacenza
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