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La Cattedrale di Aosta

Fonte e approfondimenti: Cattedrale di Aosta

Cattedrale di Aosta

La cattedrale di Aosta, dedicata a Santa Maria Assunta, vanta origini assai antiche: fu infatti fondata alla fine del IV secolo. Posta in prossimità del foro dell’antica città romana, essa venne edificata nell’area già occupata da una domus risalente al III secolo, che intorno alla metà del secolo successivo fu trasformata forse in una domus ecclesiae, ovvero una casa privata all’interno della quale alcuni spazi erano destinati, col consenso dei proprietari, alle assemblee della prima comunità cristiana locale.
All’inizio del XI secolo, durante l’episcopato del vescovo Anselmo (994-1026), l’edificio venne totalmente ricostruito a tre navate con possenti pilastri rettangolari, che ancora oggi connotano l’interno della chiesa. Si trattava di una struttura complessa, composta in realtà da due edifici, la cattedrale a est e la chiesa di San Giovanni Battista a ovest, entrambi dotati di un coro sopraelevato e due campanili. L’ingresso era posto sul lato meridionale (attuale ingresso laterale).

Nel corso del XII e XIII secolo la cattedrale fu oggetto di importanti trasformazioni come la realizzazione del deambulatorio, corridoio che prolunga le navate laterali (oggi sede del Museo del Tesoro).
Alla fine del XV secolo le navate vennero coperte da volte in muratura e furono allargate le finestre, poi dotate di vetrate istoriate. Fu inoltre abbattuto il corpo occidentale (l’antica chiesa di San Giovanni Battista) per creare una facciata principale alla chiesa, ornata nel corso dei primi decenni del Cinquecento da affreschi e sculture dipinte in terracotta.
Tra il Seicento e l’Ottocento furono rinnovati arredi e altari interni e furono erette le cappelle laterali di San Grato, di San Giovanni Battista e della Madonna del Rosario. Al 1848 data la facciata più esterna in stile neoclassico.


Cattedrale di Aosta
Cattedrale di Aosta

L’austera facciata neoclassica della cattedrale venne realizzata tra il 1846 e il 1848 su progetto dell’architetto di Scarmagno Filippo Gayo (1808-1878). Due coppie di lesene inquadrano il grande arco trionfale centrale e sorreggono il fregio e il frontone triangolare. Tra le lesene due nicchie ospitano le statue dei santi Anselmo e Giocondo. Sul culmine del tetto sono invece poste le grandi statue in rame argentato raffiguranti la Vergine assunta, titolare della cattedrale, san Grato, patrono della diocesi, e san Giovanni Battista, patrono della parrocchia.
Oltre l’arco trionfale neoclassico, si apre un vestibolo che custodisce l’antica facciata cinquecentesca, ornata da affreschi e gruppi scultorei, con le tre porte di accesso alla cattedrale.

Cattedrale di Aosta
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L'interno della Cattedrale

A pianta basilicale, la cattedrale presenta tre navate, divise da massicci pilastri romanici con archi a tutto sesto. Esse sono coperte da volte a crociera con costoloni, costruite alla fine del XV secolo. Il coro, ornato da due tappeti musivi, è sopraelevato rispetto alla navata centrale e termina con un’abside aperto mediante grandi arconi sul retrostante deambulatorio, oggi sede del Museo del Tesoro.

La sottostante cripta, risalente all’XI secolo, è a tre navate terminanti con absidi semicircolari, divise da possenti colonne romane di reimpiego, affiancate a quelle originali, più esili in marmo.
Sopra l’ingresso, la tribuna ospita l’organo a canne del 1902.
A sinistra dell’ingresso, nella cappella già di San Vincenzo, è posto il battistero. La vasca in pietra è datata 1652.

Cattedrale di Aosta Cattedrale di Aosta

I mosaici

Due estesi tappeti musivi ornano il coro della cattedrale. Il primo raffigura l’Anno con i dodici mesi entro medaglioni ed è collocato nella parte inferiore dell’area presbiterale, in mezzo agli stalli lignei.
Il secondo, con una serie di animali reali e fantastici e le personificazioni dei fiumi del paradiso, è posto nella parte superiore, ai piedi dell’altare maggiore.

Entrambi sono costituiti da piccole tessere disposte su un letto di malta con calce e cocciopesto. Esse sono realizzate con materiali lapidei locali o mediante il reimpiego di marmi o di mosaici antichi. In particolare il colore grigio è ricavato dal bardiglio, il nero, il bianco e il rosso da marmi, e tutte le tonalità dal giallo al rosso con il cotto, che varia il colore a seconda del tipo di argilla utilizzata e del tempo di cottura.

I mosaici sono stati restaurati nel 1967 dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e negli anni 2011-2015 dal Laboratorio di restauro della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta.

Cattedrale di Aosta Cattedrale di Aosta

La cripta

Cattedrale di Aosta
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